Due coppie di amanti sublimi e un terzetto di compagni d’armi agiscono in un mondo di fiabeschi reami orientali per riunire Nestan-Darejan al suo promesso Tariel, l’ombroso guerriero dal manto di pelliccia. Un’esotica visione di sfarzo, avventure e passioni smisurate che le tavole di Davit Matchavariani, autentico tour de force, reinventano e oggettivano nel medium esigente della china.
Amsterdam. In un appartamento al primo piano della Keizersgracht 289 con vista sui canali. All’incirca alle otto del mattino, una giovane donna rompe delle uova per prepararsi una frittata. Ma non può cuocerla perché la fornitura del gas è stata interrotta. La bolletta non è stata pagata. Dal 1944. Da quando la padrona di casa è stata deportata ad Auschwitz.
Cecoslovacchia, autunno del fatidico 1989. In un paese della regione dei Sudeti, territorio di confine tra Germania, Polonia e Cecoslovacchia, vive Alois Nebel...
Due coppie di amanti sublimi e un terzetto di compagni d’armi agiscono in un mondo di fiabeschi reami orientali per riunire Nestan-Darejan al suo promesso Tariel, l’ombroso guerriero dal manto di pelliccia. Un’esotica visione di sfarzo, avventure e passioni smisurate che le tavole di Davit Matchavariani, autentico tour de force, reinventano e oggettivano nel medium esigente della china.
Ce petit mot pour annoncer la sortie du roman graphique ou plus exactement du poème graphique « Le chevalier à la peau de tigre » en double version française et italienne.